Descrizione
Probabilmente esso venne costruito dai Monaci Benedettini dell’Abbazia di S. Cristina per difendere le proprietà e per riporre il loro raccolto. Probabilmente il nome Vignale deriva dal fatto che la zona era costituita da vigne.
Il fortilizio esisteva già nel 1100. Nel 1211 Uberto Vignati di Lodi venne investito delle terre di proprietà del monastero di S. Cristina e del castello. Successivamente, il castello passò ai Pusterla, ai Guilenti, nuovamente ai Pusterla, ai Federici, infine ai Cusani. Man mano vennero rafforzate le strutture del castello.
È possibile fare una ricostruzione grazie ad alcuni documenti notarili della prima metà del 1500. Il castello era circondato da un duplice fossato privo d’acqua, aveva due ricetti, costruiti lungo le mura e dotati di sala da soggiorno e cucina comune, e tre ponti levatoi (due esterni e uno interno). La rocca era la dimora dei padroni, aveva una sua torre e al piano inferiore si trovava un salone di rappresentanza. Quest’ultimo portava alle abitazioni, alle cucine e alle sale da pranzo mentre al piano superiore una sala era adibita a uso familiare. Non ci sono informazioni relative a una possibile cappella nel castello.
Il castello iniziò il suo declino nel 1600 e successivamente il materiale con il quale era costruito fu utilizzato per altri edifici, come nell’ampliamento del castello dei Cossi.
Modalità d'accesso
Luogo privo di barriere architettoniche ed accessibile a tutta la cittadinanza.